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Mindfulness nel tuo team building aziendale, ecco perché

Mindfulness è ascolto pieno del nostro sentire, delle nostre emozioni e del nostro corpo. Mindfulness è uno stato di presenza consapevole, attraverso cui possiamo imparare a riconoscere il flusso dei nostri pensieri e i diversi schemi mentali che ci appartengono. Mindfulness è un’attenta osservazione dell’esperienza che stiamo vivendo, in totale assenza di giudizio.

Puoi trovare ulteriori considerazioni su cosa significhi per noi Mindfulness in questo articolo dal titolo “Mindfulness, ritornare a se stessi“, pubblicato sul sito Forest Bathing Liguria, che ti invitiamo a leggere qualora avessi piacere di approfondire ulteriormente il nostro punto di vista sull’argomento.

Mindfulness & Team Building Natura®

Ma quale può essere il ruolo della Mindfulness all’interno dei nostri team building aziendali in Natura?

Una domanda alla quale cercheremo di rispondere in questo articolo, focalizzando dapprima l’attenzione su come la Mindfulness sia strettamente legata ai 5 principi che caratterizzano il progetto Team Building Natura® e poi sul perché possa essere uno strumento davvero importante in ambito aziendale.

I nostri 5 principi fondamentali

Iniziamo quindi a vedere in che modo la Mindfulness si intreccia con i 5 principi sui quali abbiamo sviluppato i due format di Team Building Natura®:

  1. Ascolto. Allenare la capacità di ascolto è sicuramente uno dei presupposti fondamentali della Mindfulness. Anzi, potremmo tranquillamente affermare che la Mindfulness è innanzitutto ascolto, tanto che spesso la utilizziamo durante i nostri team building in Natura.
  2. Intelligenza emotiva. Imparare a riconoscere e accogliere le emozioni, al fine di riuscire a dare significato alle diverse esperienze che viviamo quotidianamente, rientra tra quegli obiettivi che la Mindfulness è sicuramente in grado di aiutarci a raggiungere.
  3. Empatia. Sintonizzarsi con il proprio e altrui sentire, andare oltre l’aspetto professionale e riconoscere se stessi e gli altri come essere umani sono alcuni dei pilastri sui quali è possibile costruire una relazione di fiducia. E la Mindfulness, ci insegna proprio a sintonizzarci con il nostro sentire e stare con quello che c’è, senza alcun giudizio. 
  4. Fiducia. Di conseguenza, la Mindfulness è collegata anche al quarto principio: in un contesto in cui siamo aperti all’ascolto, abbiamo attivato la nostra intelligenza emotiva e la capacità di entrare in empatia con noi stessi e con gli altri, ecco che si vengono a creare i giusti presupposti per costruire davvero un ambiente di fiducia, uno spazio aperto in cui possiamo confrontarci in maniera sincera, in cui ci sentiamo protetti.
  5. Creatività. È così che, direttamente o indirettamente, la Mindfulness diventa una leva fondamentale anche per il quinto principio alla base dei nostri team building: la creatività. Questo perché un ambiente di fiducia e sicurezza psicologica, in cui ci sentiamo liberi di poterci esprimere, è il contesto ideale in cui dare libero sfogo alla propria unicità e creatività.
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Dalla teoria alla pratica il passo è breve

Capita a volte che alcune delle considerazioni condivise fino a qui, seppur apprezzate, siano tacciate di essere poco pratiche e/o poco utili nel raggiugimento di obiettivi concreti.

Ebbene, in risposta a questo tipo di osservazioni, oggi vogliamo enfatizzare il fatto che passare dalla teoria alla pratica, ossia applicare concetti (apparantemente) teorici nella quotidianità di una realtà aziendale e ottenere risultati tangibili, è più semplice di quanto si possa pensare.

A questo proposito, nel proseguo di questo articolo proporremo alcuni esempi concreti sui principali vantaggi che può portare in ambito organizzativo sperimentare all’interno dei nostri team building in Natura la Mindfulness, intesa come il ridare spazio ai sensi e al nostro sentire, vivere pienamente il momento presente e incontrare le nostre esperienze, senza giudizio e senza credere di avere già la risposta pronta a qualsiasi domanda.

Nuove soluzioni out of the box

Abbandonare la mentalità del giudicante, sostituendola con un mindset più orientato all’ascolto, grazie al quale è possibile imparare a vedere le cose per quello che sono e non per quello che pensiamo che siano, ci permette di avere una visione più ampia delle situazioni che quotidianamente ci troviamo ad affrontare e contestualmente ci offre un maggior numero di opportunità tra cui scoprire nuove strade da percorrere.

Così come riconoscere gli schemi mentali attraverso cui siamo soliti sviluppare i nostri ragionamenti, può essere utile per avventurarci in terreni inesplorati e aprirci alla ricerca di nuove soluzioni out of the box, che possono rappresentare una svolta per la nostra azienda.

Emozioni come valore aggiunto

Ciò che ci caratterizza come esseri umani sono proprio le nostre emozioni e i nostri stati d’animo, anche se molti tendono ad escluderli dalla propria sfera professionale, nella convinzione che possano rappresentare un ostacolo, piuttosto che un valore aggiunto.

Una convinzione decisamente limitante, perchè da un lato ci priva della nostra capacità di dare un senso alle esperienze che stiamo vivendo attraverso le nostre emozioni, e dall’altro ci impedisce di sviluppare con le persone un certo grado di empatia, portandoci a vivere la nostra vita quasi come se fossimo delle macchine, capaci di agire soltanto in risposta ad eventi esterni sulla base delle istruzioni che abbiamo ricevuto in sede di programmazione.

Siamo davvero convinti che sia la scelta giusta?

Noi pensiamo che imparare a distinguere, ascoltare ed accogliere le nostre e altrui emozioni, stati d’animo e sensazioni, includendole nella nostra sfera professionale, oltre ad essere un presupposto fondamentale per la creazione di un ambiente di fiducia, ci consenta anche di mettere il “turbo” alle nostre performance individuali e di gruppo.

E se pensiamo che privandoci delle emozioni il nostro rendimento sia già straordinario, potremmo rimanere stupefatti nello scoprire quali risultati ancora più strabilianti potremmo raggiungere se includessimo le emozioni all’interno della nostra vita lavorativa, con grandi benefici non solo per noi, ma anche per l’azienda in cui lavoriamo.

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Fight, flight, or freeze

Molti sono già a conoscenza di come il nostro organismo sia capace di rispondere a stimoli esterni di pericolo (o potenziale pericolo) attraverso l’attivazione del sistema nervoso simpatico, che ci prepara ad affrontare una situazione di stress entrando in modalità fight, flight, or freeze (combattimento, fuga, o congelamento).

Quello che pochi sanno, invece, è che tale meccanismo si attiva non soltanto di fronte a stimoli esterni, ma anche in seguito a pensieri, immagini, sentimenti, emozioni, o sensazioni interne che rappresentano per noi una fonte di stress.

È importante, quindi, che impariamo a riconoscere queste fonti di stress interne, al fine di migliorare le nostre performance individuali e la qualità delle relazioni con colleghi, collaboratori, partner e clienti.

E in questo senso, ecco di nuovo che la Mindfulness ci può essere di grande aiuto.

Creare spazio

Coltivare uno stato di presenza e ascolto, imparando a riconoscere e identificare sensazioni, emozioni e/o pensieri che ci attraversano, è anche un buon modo per gestire al meglio le nostre reazioni.

Come?

Per esempio, imparando a cogliere quell’impercettibile lasso di tempo che intercorre tra uno stimolo esterno o interno “S” e la nostra reazione automatica “R”, incontrollata e ripetitiva, dettata dai nostri schemi mentali abituali: è proprio in questo preziosissimo istante, infatti, che abbiamo la possibilità di intervenire consapevolemente, sperimentando nuovi modi di rispondere allo stimolo “S” (diversi dalla reazione automatica “R”) in grado di migliorare progressivamente la gestione delle nostre reazioni alle diverse situazioni che quotidianamente incontreremo sul nostro cammino.

E questo, ancora una volta, non potrà fare altro che avere un impatto positivo sulle nostre performance individuali e di team.

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Comunicazioni difficili

Ma è bello scoprire come la Mindfulness che utilizziamo nei nostri team building in Natura ci possa aiutare anche nelle relazioni con gli altri, con particolare riferimento alle cosidette “comunicazioni difficili”: essere maggiormente consapevoli di ciò che ci attraversa, infatti, ci permette di riconoscere la nostra vulnerabilità, il nostro bisogno di fissare un confine, o la necessità di prenderci una “pausa” dal nostro interlocutore, per poi riprendere la conversazione in un secondo momento.

In linea generale, possiamo individuare tre principali momenti che caratterizzano una comunicazione difficile:

  1. l’emozione che proviamo;
  2. il nostro bisogno che emerge;
  3. l’abilità che ci potrebbe essere utile per gestire al meglio la situazione che stiamo vivendo.

 

Attraverso la nostra presenza e capacità di ascolto, quindi, possiamo imparare a identificare con chiarezza il susseguirsi delle tre fasi di cui sopra e prendere veramente coscienza dei meccanismi che si innescano dentro di noi: in questo modo, miglioreremo progressivamente la nostra capacità di assumere decisioni utili a coltivare e mantenere relazioni di qualità, capaci di aiutarci nel raggiungimento dei nostri obiettivi.

In conclusione

Quelli che abbiamo illustrato sono solo alcuni possibili esempi del perché la Mindfulness può essere utile in ambito aziendale.

In chiusura, però, vorremmo cogliere l’occasione per ampliare ulteriormente il discorso e veicolare un messaggio ancora più profondo, prendendo spunto dai temi che abbiamo trattato in questo articolo.

Grazie alle conoscenze di cui ormai tutti disponiamo (o possiamo disporre senza sforzi eccessivi), infatti, riteniamo che non sia più possibile per un’azienda prescindere dall’investire sullo sviluppo personale dei propri collaboratori, perché è da qui che passa la loro crescita professionale, nonché quella dell’organizzazione di cui fanno parte e della società nel suo complesso.

Ed è sempre più evidente di come siano proprio quelle qualità e doti tipicamente umane che ci contraddistinguono, a permetterci di portare un vero valore aggiunto in qualsiasi ambiente in cui ci troviamo e con il quale interagiamo, incluso quello aziendale.

Non solo Mindfulness

Come abbiamo visto, quindi, la Mindfulness è sicuramente una delle preziose risorse che utilizziamo all’interno dei nostri team building in Natura, ma non è la sola.

Infatti, nei nostri progetti confluiscono principi di moltissime altre arti e discipline apprese durante il nostro percorso professionale e personale, che oggi ci hanno permesso di sviluppare i due format di Team Building Natura®.

Nei prossimi articoli la nostra intenzione è di andare alla scoperta di nuovi interessanti argomenti, ma nel frattempo puoi contattarci per chiedere maggiori informazioni o fissare con noi una call di presentazione per saperne di più.